La Francia nel ‘600
In Francia c’è la monarchia assoluta. il re ha grandi poteri e non è obbligato a seguire le leggi. In caso di emergenza però è costretto a convocare gli “Stati Generali”. Gli Stati Generali sono un’assemblea composta dai rappresentanti di nobiltà, clero e popolo.
Il re Luigi XIII non governa personalmente ma si fa aiutare da un Primo ministro. Il Primo Ministro di Luigi XIII era Richelieu. Egli era un cardinale molto abile che difese il potere della monarchia e lo rafforzò. Alla morte di Richelieu diventa Primo Ministro Mazarino. Anche Mazarino continua a difendere il potere del re.
Luigi XIV decide di governare personalmente, senza l’aiuto del Primo Ministro. Egli prende nelle mani tutti i poteri, controlla ogni cosa nel suo regno, fa molte guerre per espandere il territorio francese. Per la sua grandezza viene chiamato “Re Sole”.
Per controllare meglio i sudditi dichiara l’indipendenza del clero francese da Roma. Combatte i protestanti e li costringe a convertirsi al cattolicesimo o a fuggire, revoca l’Editto di Nantes.
In Francia sotto il governo di Luigi XIV:
- aumentano i laboratori artigianali,
- migliora l’agricoltura,
- si costruiscono canali navigabili per facilitare i trasporti
- vengono messe tasse sulle merci che provengono da altri Paesi; in questo modo si proteggono le merci francesi (mercantilismo)
- nasce la Compagnia della Nuova Francia, una compagnia di commercio che sfrutta le ricchezze delle colonie: i francesi colonizzano il Canada e alcune isole delle Antille, dove si producono caffè, zucchero, spezie.
Tutte le ricchezze prodotte non miglioravano la situazione del popolo. Servivano per pagare i debiti di guerra e per mantenere la nobiltà.
Consulta anche:
- Il ‘600: il secolo di ferro
- La monarchia Parlamentare in Inghilterra
- La colonizzazione dell’America
- La tratta degli schiavi
- Olanda nel ‘600
- L’Italia nel ‘600